Il dolore cronico oggi, oltre agli enormi costi sociali a cui si accompagna, può essere considerato a tutti gli effetti una vera malattia.
La dimensione del problema ci indica che circa 15 milioni di Italiani soffrono di dolore cronico non
oncologico.
Le più comuni cause sono: mal di schiena (lombalgie, lombosciatalgie, sacro-ileiti), affezioni dolorose articolari, emicranie e cefalee, cervicalgia/cervicobrachialgia, sindromi dolorose miofasciali, dolore neuropatico, fibromialgia,
herpes Zoster e nevralgia post-erpetica, nevralgia del Trigemino, dolore post-chirurgico, dolore post-traumatico.
Quali sono i principi della terapia del dolore?
La legge sul dolore (38/2010) rivede il diritto a non soffrire da parte di chi è afflitto da una patologia che causa un dolore insostenibile.
Partendo da questo presupposto, le strutture sanitarie che erogano terapia antalgica o del dolore devono assicurare un programma di cura individuale per il malato ma anche per la sua famiglia, nel rispetto dei seguenti principi:
Si fa riferimento ad un “programma individuale per il malato, ma anche per la sua famiglia” perché il trattamento del dolore cronico non è un atto, ma è un percorso spesso lungo e faticoso che richiede, oltre a specifiche competenze mediche e alla collaborazione del paziente, un approccio multidisciplinare al problema.
In quale senso le strutture sanitarie si occupano di terapia antalgica?
Le strutture sanitarie che si occupano di Terapia antalgica hanno per obiettivo quello di restituire al paziente, e di rimando anche ai suoi familiari, una buona qualità della vita, riducendo e ottimizzando la gestione dolorosa, cercando ove possibile di rimuoverne le cause o quantomeno di ridurne gli effetti negativi attraverso l’impiego di diverse figure professionali e l’individuazione di iter diagnostico-terapeutici mirati.
Inoltre, si ricorre ad un approccio multidisciplinare poiché le figure professionali che intervengono per il trattamento del problema, sono molteplici: ortopedico, neurochirurgo, fisiatra, reumatologo, psicologo, dietologo, radiologo e medico di medicina generale.
Quali sono le figure professionali coinvolte
A fare da fulcro in questo concetto di medicina trasversale e di biunivocità tra le varie figure impiegate è l'Anestesista Rianimatore Terapista del Dolore, altamente e specificatamente formato in quest'ambito.
Gli ambiti in cui il Terapista del Dolore si muove riguardano condizioni dolorose, neoplastiche e non, di natura muscolo-scheletrica post-traumatica, post-chirurgica, sportiva, degenerativo-artrosica, patologia-correlate (es. neuropatia diabetica) e nevralgiche pure o miste. Il medico specializzato in questo ambito si avvale, oltre che delle comprovate competenze acquisite in campo farmacologico e procedurale infiltrativo (anche con ausilio ecografico o radiologico), di tutti i più avanzati strumenti clinico-diagnostico-terapeutici per identificare ed impostare la più corretta strategia per il miglioramento delle condizioni di base del paziente, in un concetto di approccio multimodale.
Quali trattamenti presso la Clinica Petrucciani?
Presso la Casa di cura Prof. Petrucciani è attivo l’ambulatorio di Terapia Antalgica (o terapia del dolore) diretto dal Dott. Marco Albanese (Anestesista, Rianimatore e Algologo) per il trattamento del dolore acuto o cronico nei seguenti campi di applicazione
Puoi richiedere un appuntamento per una visita e/o per una consulenza contattando i nostri uffici.