Ipertrofia Prostatica Benigna: quando intervenire con il trattamento Rezum?

L'ipertrofia prostatica benigna (BPH) è una patologia maschile dovuta all'ingrossamento della ghiandola prostatica. L'aumento di volume della prostata fa sì che il canale uretrale venga compresso, causandone una parziale ostruzione e compromettendo, di conseguenza, la capacità di urinare regolarmente. L'ipertrofia prostatica benigna è molto comune, anche se spesso è una condizione patologica sottovalutata: recenti studi affermano che ne soffre circa il 50% della popolazione maschile italiana dopo i 50 anni e l’80-90% dopo gli 80 anni.

Quali fattori influiscono sullo sviluppo della patologia e come riconoscerla?

Per gli under 40, sedentarietà, infezioni e prostatiti possono essere fattori che favoriscono l’insorgere dell’ipertrofia prostatica benigna, ma le principali cause associate alla patologia sono l'invecchiamento e i cambiamenti ormonali nell'età adulta. Alcuni studi scientifici dimostrano anche l'esistenza di una predisposizione genetica, legata alla familiarità.

La sintomatologia comprende solitamente difficoltà e sforzo nel cominciare la minzione, incompleto svuotamento della vescica e flusso urinario debole. Ma altri segnali possono ricondurre alla presenza di BPH: fenomeni irritativi che determinano una maggiore frequenza minzionale diurna o notturna, la necessità impellente di svuotare la vescica e il bruciore durante la minzione. Ovviamente, una diagnosi certa si potrà avere solo dopo aver effettuato una visita urologica ed aver sostenuto esami specifici.

Come si cura l’Ipertrofia prostatica benigna?

È l’urologo che decide quali trattamenti utilizzare per curare al meglio un determinato paziente. Non esiste infatti un trattamento migliore in termini assoluti, ma è il medico a stabilire, di volta in volta, quale sia quello più efficace. Le terapie farmacologiche consentono di alleviare i disturbi urinari associati all'Iperplasia Prostatica Benigna, ma si portano dietro alcuni effetti collaterali. Sempre più spesso, quindi, ci si affida a interventi mini-invasivi che accrescono la qualità e la riuscita della cura, tra questi ultimi il trattamento Rezum.

Che cos'è il Rezum?

Il Rezum è una tecnica mini-invasiva, sviluppata negli ultimi anni negli Stati Uniti e introdotta recentemente anche in Italia, per il momento solo nel regime privato, che consiste nell’iniettare vapore acqueo nebulizzato per mezzo di attrezzature di nuovissima generazione. Il trattamento può essere fatto su tutti i pazienti, anche quelli che soffrono di cardiopatie o che assumono farmaci anticoagulanti. I primi miglioramenti si notano già dopo qualche settimana dal trattamento, con la ghiandola prostatica che inizia a ridursi di volume e con i sintomi tipici della patologia che iniziano a diminuire sensibilmente. Mediamente, il trattamento con Rezum riduce il volume prostatico di circa il 40%.

l trattamento Rezum prevede un ricovero in clinica?

La procedura di intervento viene eseguita in Day-Surgery, si viene quindi dimessi nell’arco della stessa giornata. Le tempistiche dell’intervento sono molto veloci, non superano i 10/15 minuti, non sono previste incisioni chirurgiche e non è necessario ricorrere all’anestesia generale, ma è sufficiente solo una leggera sedazione.

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