25 maggio 2023 - Dalla prevenzione dell’infertilità alla preservazione della fertilità

L’infertilità riguarda circa il 15% delle nuove coppie che ogni anno si formano in Italia e che si aggiungono a quelle degli anni passati (dati ISS gennaio 2022). Si intuisce quindi quanto sia importante parlare di prevenzione sia maschile che femminile e che deve partire già dai primi anni di vita.

Infatti, uno dei principali fattori di rischio riguarda l’alimentazione del bambino e degli adolescenti quando, in assenza di attività riproduttiva, si creano delle situazioni generali dell’organismo che possono determinare dei danni che si evidenzieranno successivamente (obesità, interferenti endocrini).

Inoltre, conoscere i rischi derivanti da fattori dovuti ad esposizione a sostanze tossiche, rischi occupazionali o ambientali può aiutare a mettere in essere dei sistemi di prevenzione del danno.

I vantaggi derivanti da un corretto stile di vita che prevede tra l’altro l’esclusione di fumo, il corretto utilizzo di alcol, la lotta all’obesità e una regolare attività fisica, sono evidenziati da numerosi studi clinici.

È noto, infatti, che i gameti umani (spermatozoi ed ovociti) sono tra le prime cellule dell’organismo ad essere danneggiate da qualsiasi forma di inquinamento ambientale, nutrizionale o comportamentale.

La letteratura scientifica evidenzia, tuttavia, che la maggior parte dei danni sono di tipo reversibile e che quindi, intervenendo in tempo, si possono avere dei miglioramenti funzionali.

Diverso ovviamente è il discorso quando fattori più aggressivi o demolitivi (terapia o interventi chirurgici) sono necessari per motivi clinici.

In quel caso la preservazione della fertilità intesa come terapia medica adeguata o in alternativa crioconservazione di gameti, embrioni o parti di organo, rappresenta un valido aiuto.

Scopo di questo incontro è quello di mettere a confronto le varie figure professionali che quotidianamente affrontano la problematica dell’infertilità con ragazzi, adolescenti e le coppie in genere che, guidati dal proprio medico di famiglia o lo specialista di riferimento, intendono approfondire l’argomento per avere dei suggerimenti e dei consigli utili alle esigenze di ognuno.

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